Conosciuto da sempre per la sua carne gustosa e “selvatica”, il cinghiale è entrato a far parte degli animali più presenti nei nostri ecosistemi; è un mammifero appartenente alla famiglia dei Suidi, cugino selvatico del maiale.
Da quest’ultimo si differenzia, oltre che per le “familiarità” con l’uomo, per il colore scuro, il pelo folto e duro e l’aspetto ben più minaccioso: i maschi adulti, che possono pesare oltre i due quintali, hanno grossi canini inferiori sporgenti lateralmente dal muso.
Sono, come anticipato, prede molto ambite dai cacciatori, fatto che ha portato la specie vicina all’estinzione più d’una volta nel corso della propria storia.
Ma l’uomo, nei momenti di maggior declino delle popolazioni ha provveduto a rimpolpare le popolazioni residue col rilascio di nuovi individui. La ricolonizzazione ha avuto un particolare successo ed il cinghiale, in pochi decenni, ha colonizzato territori inospitali fino a quel momento. Infatti, non risulta difficile incontrare qualche simpatica famigliola di cinghiali nei boschi.
A dispetto dell’animale, non sempre amato, la carne di cinghiale racchiude un sapore molto particolare e molto apprezzato, soprattutto dagli appassionati di selvaggina. Questo ingrediente arricchisce i piatti autunnali, invernali ed estivi con molte proteine e pochi grassi. Brasati, spezzatini, ragù, ma anche tegami al forno, alcuni tagli si prestano in maniera eccellente alla cottura alla brace, purché sia lardellato, infine gli insaccati di cinghiale. La sua cottura ha tempi un pò lunghi, ma il risultato ti ripagherà dell’attesa.
La provenienza del cinghiale sulle nostre tavole è per lo più di allevamento, questo per garantire sempre la sicurezza e il controllo per i commensali.
A Crispiano, cittadina nota anche per il turismo gastronomico, potrete gustare, nelle tante bracerie presenti sul territorio le migliori carni, e tanto altro.
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